LAVAGNINI GLORIA VERONICA, Dicotomia sempre attuale (contro le classi attraverso la parola)

Senza categoria Ott 27, 2017

L’opera vuole ricreare un’immagine della città, vissuta da Antonio Gramsci durante gli anni universitari. A sinistra si intravede uno scorcio di un edificio a lato della Biblioteca Nazionale dove le differenti dimensioni e decorazioni delle finestre  sottolineano le diversità delle classi sociali a cui era destinato ciascun piano. Ognuna di queste è rappresentata da stoffe tipiche del primo ventennio del Novecento: dai legumi che indicano i negozi del piano terra, ai materiali preziosi per le classi più agiate, fino al sottotetto con i tessuti più poveri, come la tela grezza. Sono le cose “non dette” che aiutano a riflettere rispetto a quelle scritte: nuove riflessioni, nuovi mondi che si aprono nella mente di che le ritrova.

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