L’opera ricrea un’immagine rappresentativa della massa, operaia e non, oggetto dell’analisi di Antonio Gramsci e trasportata nella contemporaneità che il modello capitalista ha reso oggetti tra gli oggetti. Attualizzando le critiche gramsciane al capitalismo, l’artista denuncia la condizione delle giovani generazioni, la cui intelligenza, che Gramsci invitava a sviluppare, non è richiesta, a cui si richiede di essere funzionali. L’egemonia culturale ha reso i giovani inermi e rassegnati al sistema; la vecchia rivoluzione e il vegliardo che vorrebbe proclamarla, risultano così ignorati. Fino a quando?

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