L’opera nasce da una riflessione sul tema del doppio nel pensiero di Antonio Gramsci. Vengono presi in esame diversi concetti secondo lo schema dicotomico carcere-libertà, Comunismo russo-comunismo italiano, radici sarde-torinesi e il legame tra Marx e Gramsci. Il lavoro  si sviluppa su due tele: nella prima il testo crea la figura, nell’altra la figura prevale ma torna il pensiero mancante dell’altra. Si costruisce così un’immagine composta forte del pensiero e della figura di Gramsci, simbolo della diffusione che la sua memoria ha avuto negli anni.  

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