L’opera si pone l’obiettivo di contestualizzare le questioni dell’intellettuale organico e dell’egemonia culturale  sviluppati Antonio Gramsci. Nella società contemporanea questo ruolo è dei mass media: inducono costantemente a consumare e impongono modelli di comportamento fissi e alienanti. Per superare questo stallo è necessario prendere coscienza della propria intellettualità e sviluppare una culturalità diffusa. Il televisore distrutto dell’installazione rappresenta l’annientamento dei dettami imposti cioè la conditio sine qua non per cui si può verificare la liberazione dall’egemonia culturale. La tela, raffigurante un cavallone marino, rappresenta la massa, metafora utilizzata dallo stesso Gramsci, finalmente coesa ed emancipata.

 

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