Il lavoro trae ispirazione dalle “Lettere dal carcere” di Antonio Gramsci, la più intima delle sue opere, in cui l’autore svela, tra le vicissitudini di cui è protagonista, il suo pensiero e la sua anima. Sono proprio alcuni estratti delle Lettere a ricostruire graficamente il volto di Gramsci, affermando quanto l’esistenza e il pensiero di quest’uomo siano legati, lasciando un segno o un volto riconoscibile nella storia.

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