Il paesaggio, suggerito dalla tela di iuta è a prima vista desolato: strade rosse si sviluppano in alto e in basso restituendo un’immagine malinconica di un luogo di passaggio. Lo spettatore è quasi disturbato dall’idea di inoltrarsi senza sapere dove rivolgere lo sguardo, perdendo l’orientamento. L’opera trae ispirazione dallo scritto “Odio gli indifferenti” di Antonio Gramsci, molto vicino nell’immaginario dell’artista al passo della Bibbia citato nel titolo. Come Dio si rivolge al fedele “Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo!”, così Gramsci invita a non essere indifferenti e a questi si rivolge “Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto.“ (Antonio Gramsci, “Odio gli indifferenti”, 11 febbraio 1917)

18 commenti

  1. Génial! Quand vous connaissez le Créateur, il montre son pouvoir à ceux qui l’aiment!

  2. Belli il quadro di.pop lidia

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