Categoria: vincitori prima edizione

ACCADEMIA ALBERTINA: LI JU, Selections from the Prison Notebooks

L’opera è composta da una serie di colori combinati tra loro: i tre primari (rosso, giallo, blu) e i tre secondari (arancione, verde, viola) e sono estratti da 275 opere d’arte di varie epoche.  I primari rappresentano i tre elementi essenziali nel mondo: natura, uomo e società, mentre i secondari, la cultura, la politica e l’economia. Arte e politica si combinano nella stessa piattaforma, in cui la forma dell’arte potrebbe indicare quella politica; la tonalità e lo stile le visioni politiche, mentre gli artisti corrisponderebbero ai politici. La presentazione di questi colori rispecchia le fasi e i valori della società.

LICEI: KECLER ZUZANNA, FAVOT ELISA, BARBERO MARA, Lettera

Il lavoro trae ispirazione dalle “Lettere dal carcere” di Antonio Gramsci, la più intima delle sue opere, in cui l’autore svela, tra le vicissitudini di cui è protagonista, il suo pensiero e la sua anima. Sono proprio alcuni estratti delle Lettere a ricostruire graficamente il volto di Gramsci, affermando quanto l’esistenza e il pensiero di quest’uomo siano legati, lasciando un segno o un volto riconoscibile nella storia.

GIURIA POPOLARE: BERNARDI PAMELA, Il mandala di Gramsci

L’opera traduce graficamente tre elementi legati alla figura e al pensiero di Antonio Gramsci: il colore rosso, legato al Partito Comunista e oggi associato al pensiero di sinistra, gli occhiali, caratterizzanti dal punto di vista fisico definendo al contempo lo spirito che lo distingue, e la carta scritta: pilastri morali e ideologici, racchiusi  in una pagina de  “L’Ordine Nuovo”. Ad unire questi elementi il Mandala, che crea un’immagine dagli schemi illusionistici, in una ripetizione che non lascia indifferenti, che confonde e scuote. “L’illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna ma non ha scolari” (A. Gramsci, L’Ordine Nuovo, 11 marzo 1921).