L’opera è un ritratto in bianco e nero di Antonio Gramsci con la sua distintiva e folta capigliatura, su uno sfondo rosso che fa riferimento al comunismo ed evoca la violenza dell’epoca. In cima alla chioma, rispetto a una folla, possiamo riconoscere tre figure in evidenza, una citazione de “Il quarto Stato” (1901) di G. Pellizza da Volpedo che rappresentò pittoricamente la popolazione più svantaggiata, la stessa a cui Antonio Gramsci dedicò un’intera vita con le sue lotte.

7 commenti

  1. E’ molto profondo il pensiero che il Quarto Stato esce dai capelli di Gramsci, e quindi dalla sua mente; meriterebbe una riflessione più analitica, non solo lotta di classe o urla dei poveri del mondo, ma un grande desiderio di fame e sete di giustizia.

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