L’installazione si pone in maniera provocatoria nei confronti del pubblico. Il cesto contiene degli amaretti, all’interno bigliettini con citazioni di Antonio Gramsci; il telaio è un invito a lasciare la risposta alla domanda “Chi è Gramsci?” o a ciò che altri hanno scritto. L’intento dell’artista è doppio: diffondere il pensiero di Gramsci, così poco conosciuto ancora in Italia, e rendere pubblica la conoscenza privata. Il pubblico è libero di scegliere una o entrambe le modalità, senza un ordine prefissato. Poiché è più comune prendere che dare, l’installazione si concluderà alla fine della mostra: sarà stato preso o dato di più? L’artista offre gli strumenti, il pubblico è invitato a portare via con sé qualcosa in più di un semplice dolcetto.

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