Sono rappresentati i simboli del partito comunista e i valori che Gramsci ha saputo difendere. Le tre sequenze sono la rilettura della stessa immagine modificata dal tempo e dalla reclusione. L’ultima sequenza, testimonia l’impegno politico e intellettuale dei suoi scritti che resistono al tempo diventando baluardo di giustizia e integrità morale. Nel bozzetto, il muro dallo spazio bianco, rovinato, rappresenta uno dei quartieri più poveri, luogo d’origine della “Lotta di classe” portata avanti dal popolo. L’opera pensata come un murales sarà riprodotta su un pannello il giorno 3 giugno 2019 e sarà possibile assistere alla performance.

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