L’opera si configura come un tributo alla vita di Antonio Gramsci, una sorta di piccolo altare in sua memoria. All’interno la falce e il martello variano di dimensioni secondo un andamento non casuale: a sinistra si ingrandiscono verso l’esterno, per simboleggiare il pensiero e la forza con cui lottava Gramsci e la sua speranza nel cambiamento, sopravvissuta fino al suo ultimo giorno di vita; a destra l’andamento si inverte, esprimendo gli ostacoli non solo fisici ma anche culturali, presenti talvolta ancora oggi, che hanno incontrato il suo pensiero e la sua figura (persona?). La nota di luce richiama lo sguardo di Nino, la sua forza, la sua caparbietà nonostante la salute precaria e infine la sua memoria, oggi tornata in vita.

2 commenti

  1. Molto significativo, un lavoro semplice pulito ma con grande studio.

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